La preghiera e i governanti
Pregare per i governanti
E’ un peccato non pregare per i governanti, in particolare non bisogna lasciare soli quelli che non hanno coscienza che il proprio potere non è assoluto, è «il popolo che gli ha dato il potere, e Dio, dal quale viene il potere tramite il popolo»… «Padre, come vado a pregare per questo che fa tante cose brutte?» allora «ha più bisogno ancora: prega, fa’ penitenza per il governante!». «La preghiera d’intercessione — è tanto bello questo che dice Paolo — è per tutti i re, per tutti quelli che stanno al potere … perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla … quando il governante è libero e può governare in pace, tutto il popolo beneficia di questo». «Noi dobbiamo crescere in questa coscienza di pregare per i governanti» In questa omelia del 2017 (18/9) Papa Francesco commenta Timoteo (2, 1-8) e Luca (7, 1-10).
La preghiera dei governanti
«Anche io, infatti, sono nella condizione di subalterno, e ho anche subalterni che dipendono da me». Così il centurione esprime «la coscienza del governante che sa che sopra di lui c’è un altro che comanda. E questo lo porta a pregare … Il governante che ha questa coscienza, prega» e «se non prega, si chiude nella propria autoreferenzialità o in quella del suo partito, in quel circolo dal quale non può uscire: è un uomo chiuso in se stesso» … «quando vede i veri problemi, e ha questa coscienza di subalternità, un governante prega»