God Is “On Our Side”
Il New York Times del 3 gennaio riporta un intervento del presidente Trump, subito dopo il “colpo” in Iraq, in una chiesa di Miami: si è presentato come il restauratore della fede pubblica, la Fede “in piazza”, affermando che Dio è “dalla nostra parte”, tutto questo anche per recuperare il consenso presso gli elettori “evangelicali”(1) che lo avevano fortemente sostenuto nella campagna elettorale.
I pericoli del fondamendalismo evangelicale e dell’integralismo cattolico sono lucidamente descritti in questo articolo, pubblicato sulla Civiltà Cattolica il 15 Luglio 2017, a firma del direttore Antonio Spadaro e di Marcelo Figueroa direttore dell’edizione argentina de L’Osservatore Romano.
Vale la pena di rileggerlo con attenzione:
FONDAMENTALISMO EVANGELICALE E INTEGRALISMO CATTOLICO – Un sorprendente ecumenismo
(1) Nella letteratura scientifica anglo-americana evangelical indica tradizionalmente la corrente del protestantesimo più interessata ai revival e più missionaria, che coincide ampiamente con il secondo protestantesimo (anche se coinvolge frange del primo, particolarmente nel mondo calvinista). Un uso più recente chiama «evangelici» i protestanti i cui orientamenti teologici e politici possono essere definiti moderatamente conservatori, in una posizione intermedia fra l’orientamento «progressista» o liberal e l’orientamento fondamentalista. Gli evangelical italiani preferiscono essere definiti «evangelicali» dal momento che nell’uso italiano corrente gli «evangelici» sono i protestanti in genere, non i fedeli della corrente evangelical». Fonte:Massimo Introvigne, I pentecostali, Torino, Elledici, 2004,
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